La cuffia Paxman rappresenterebbe la soluzione alla perdita dei capelli da trattamenti chemioterapici. Il suo costo è di circa 30 mila euro.
I trattamenti chemioterapici per la lotta alle malattie oncologiche provocano numerosi effetti ai pazienti che vi si sottopongono, di cui la perdita di capelli è certamente quello più diffuso.
Questo effetto contribuisce indubbiamente ad aumentare stress e tensione in persone già provate dalla malattia e che non necessitano certo di ulteriori prove.
Ecco perché dalla Gran Bretagna è arrivata la speciale cuffia Paxman (nome del suo inventore) con la quale si vuole tentare di porre rimedio almeno a questo problema. Si tratta di una cuffia refrigerata che consente di ridurre la perdita di capelli misurabile con una percentuale compresa tra il 50 e il 70%. Costituita da silicone morbido e collegata all’impianto frigorifero delle strutture adottanti, la cuffia viene messa sulla testa dei pazienti prima, durante e dopo il trattamento chemioterapico per abbassare gradualmente la temperatura del capo così da evitare che le radici dei bulbi piliferi si trovino in condizione di atrofia una volta aggrediti dal farmaco e che questo provochi la conseguente caduta dei capelli.
Mediante il raffreddamento, infatti, il flusso sanguigno diminuisce verso i follicoli piliferi e gli stessi risultano maggiormente protetti dall’attacco dei farmaci.
Attualmente la cuffia Paxman, che ha un costo di 30.000,00 euro circa, è utilizzata in moltissime strutture della Gran Bretagna, mentre è presente ancora in poche strutture in Francia, Svizzera, Germania, Giappone e Italia, dove è stata impiegata negli ospedali di Avellino e Carpi.